FRUTTORTI DI PARMA

Orti e frutteti condivisi nei quartieri cittadini

Festa del Raccolto Urbano

Storia

La Festa nasce nel 2016 grazie alle numerosissime richieste pervenute da parte di associazioni e cittadini (Fruttorti di Parma in primis!) di preservare e valorizzare il bellissimo patrimonio storico, culturale, naturale e produttivo rappresentato dalle alberature frutticole presenti nell’area urbana di Parma, in particolare quelle degli alberi di cachi. La proposta è stata accettata come valida alternativa al taglio degli alberi prospettata inizialmente dall'Ufficio del Verde! Così il 10 e 11 Dicembre 2016 decine di cittadini hanno partecipato alla Prima Festa del Raccolto, che ha visto la raccolta e donazione di quasi due tonnellate di cachi! Nel 2020 la Festa è giunta alla sua quinta edizione!

 

Le edizioni

Tante le associazioni e i cittadini che hanno aderito alle prime cinque edizioni della festa! Prossimo appuntamento Dicembre 2021! Le locandine rimandano alla pagina dell'evento dove troverete resoconti, video promozionali, ricette ed altre informazioni relative a ciascuna edizione:


Video promozionali realizzati nel 2020

Il futuro!

Contiamo di coinvolgere sempre più cittadini ed associazioni, il circuito solidale di Parma Non Spreca, i ristoranti di Parma, avviare giochi a squadre, concorsi di ricette e chi più ne ha più ne metta! Chiunque abbia idee in merito e voglia portarle avanti ci contatti!

Esperienze simili le trovate anche a Roma e Milano organizzate dai nostri amici di Frutta Urbana.

 

Filosofia

Annebbiati dall'abbondanza dei supermercati, si potrebbe pensare che mettere degli alberi da frutta lungo i viali della città sia un errore di progettazione, una cosa stupida e che colui che negli anni 50 ha piantato centinaia di alberi di cachi nei quartieri poveri della città sia stato uno sprovveduto. Noi pensiamo invece che chi lo ha fatto l'abbia fatto con cognizione di causa, per portare il cibo alla portata delle persone. Siamo la prima specie nella storia della Terra che ha deciso di andare a vivere lontano dalla propria fonte di cibo creando intorno a se deserti alimentari come lo sono le città moderne tanto è che un albero carico di frutta vicino a casa, oggi, ci mette a disagio, in imbarazzo, lo vediamo come un pericolo ed un fastidio. È forse anche l'opulenza della nostra società che ci permette di indulgere in atteggiamenti così irriverenti. I cittadini di Fruttorti di Parma sono impegnati in azioni di sensibilizzazione della popolazione affinché queste percezioni cambino e si riscoprano il valore dell'accesso diretto al cibo, le capacità di organizzarsi ed equipaggiarsi alla raccolta e la voglia di festeggiare ciò che la natura produce.

Gli alberi non rappresentano solo una fonte di sostentamento, ossigeno, ombra, bellezza e contrasto all'inquinamento e al riscaldamento globale per i cittadini ma sono una risorsa anche per gli animali, come gli uccelli, che riescono a sopravvivere tra il cemento proprio grazie a queste piccole e insospettate oasi di cibo e rifugi.

 

 

Domanda frequente: Ma la frutta urbana non è inquinata? La risposta è No!

Le autorità sanitarie locali, esperti del settore e la letteratura scientifica in materia avevano informato che sebbene l'aria delle nostre città sia inquinata le piante da frutta (a differenza degli ortaggi a foglia) non assorbono gli inquinanti urbani né via assorbimento radicale né attraverso la buccia. A volte la frutta cresciuta in città risulta avere minori residui di inquinanti di quella reperibile nei supermercati in quanto non è stata trattata con pesticidi, stoccata, trasportata ed imballata in materiali potenzialmente inquinanti.

Non ci credete? Per spazzare via ogni ombra di dubbio sulla commestibilità dei cachi urbani delle vie di Parma, le associazioni coinvolte nell'organizzazione della Festa del Raccolto Urbano hanno fatto svolgere delle analisi chimiche dettagliate!

Il risultato: i cachi risultano privi di inquinanti e sono pienamente a norma di legge! Le sostanze fatte analizzare sono o al di sotto del limite di rilevazione/ assenti o presenti in quantità normali/naturali.

Su consiglio di esperti i cachi sono stati fatti analizzare per le seguenti sostanze legate a fonti di inquinamento urbano, ferroviario e industriale: Piombo, Mercurio, Rame, Arsenico, Cadmio, Nichel, Cromo, IPA (Idrocarburi policiclici aromatici), PCB (policlorobifenili), PCDD+PCDF (policloro-dibenzo-p-diossine + gruppo del dibenzofurano policlorurato), Benzene e Boro. Il referto del laboratorio accreditato è disponibile online al seguente link.

La mappa dei cachi di Parma!